Il Palo Santo (Bursera graveolens) è un albero tropicale che cresce spontaneamente in alcune zone dell’America Centro-Meridionale e che viene coltivato nelle regioni dell’Ecuador e del Perù. Il suo nome deriva da una particolarità legata alla sua fioritura, che avviene il giorno di Natale. La raccolta del suo legno, considerato benefico, quasi sacro, avviene in maniera particolare per preservare questa pianta protetta.
Dal legno dell’albero di Palo Santo vengono ricavati bastoncini per incenso e un olio essenziale aromatico dalle numerose proprietà. La descrizione botanica dell’albero di Palo Santo (“legno santo”) è avvenuta solamente nel 1824 a seguito di una spedizione tedesca nelle Americhe, ma esso era già conosciuto ed utilizzato da secoli da parte delle popolazioni sudamericane.
La produzione del Palo Santo, sia per quanto riguarda l’incenso che per quanto concerne l’olio essenziale, avviene nel pieno rispetto dell’ambiente e dell’albero stesso, in quanto si impiegano esemplari di Palo Santo già caduti a terra e seccati naturalmente, in quanto gli alberi giovani non presentano le caratteristiche richieste: per produrre il suo confondibile odore, infatti, gli alberi devono avere almeno 10 anni e seccati naturalmente.
Secondo l’uso tradizionale, l’impiego del Palo Santo è rivolto soprattutto a contrastare quelle energie negative che possono essere origine di malesseri fisici di cui non si sono individuate altre cause o di condizioni psicologiche negative, come depressione, tristezza e cattivo umore. Secondo l’originale visione del mondo di alcune popolazioni sudamericane, il Palo Santo protegge sia gli adulti che i neonati dalla “mala energia” e dalla “planga bianca“, energie negative che si ritiene possano causare malocchio e malattie nel momento in cui si entra a contatto con persone estranee.
Il Palo Santo viene impiegato in sostituzione dell’incenso vero e proprio per purificare gli ambienti domestici, allontanare senza violenza le zanzare e gli altri insetti, anche esponendo al fumo gli indumenti e i pannolini dei bambini piccoli, per proteggerli dalle punture. Viene impiegato in cerimonie sia laiche che religiose, in alcuni casi anche da parte della Chiesa Cattolica.